John_Humphrey_Noyes«Un attento esame delle costumanze della comunità di Oneida durante qualsivoglia periodo della sua storia, rivelerebbe che vi regna, non già uno spirito licenzioso, ma anzi l’opposto… Ne risulterebbe l’evidenza di una minore sregolatezza tra i sessi – voglio dire, una minore tendenza a qualcosa di simile a orge e baccanali – discorsi assai meno disdicevoli e un comportamento quale quello che può essere reperito nell’ambito di quella che viene detta buona società mondana. È vero che noi respingiamo le ferree regole e i modi con cui l’egoismo regola i rapporti tra i sessi; ma la prova della nostra morale può essere reperita nel fatto, ampiamente documentabile, della buona salute della nostra associazione. A Oneida non si è verificato alcun decesso di un membro adulto. Molti, unitisi a noi in cattive condizioni di salute, sono guariti. In particolare sono quasi scomparsi i mali che colpiscono le donne in relazione alla maternità. L’aumento demografico per nascite nell’ambito delle nostre quaranta famiglie durante gli ultimi quattro anni è stato considerevolmente inferiore della progenie della sola regina Vittoria. E tanto basti per ciò che attiene all’accusa di licenziosità e bestialità» (publications of Oneida Community, 1837-1879).
Così scrive John Humphrey Noyes (1811-1886), creatore della Comune di Oneida, sul giornale della comunità, allo scopo di difendere il suo progetto comunitario dall’accusa di immoralità e perversione sessuale. Per Noyes, infatti, si tratta semplicemente della sana pratica del libero amore.

ONEIDA E WALDEN

Un legame intimo

Ma perché parlare della Comunità di Oneida? E come si lega al lavoro dello psicologo Burrhus Frederic Skinner? Quella di Oneida è una comune utopica – oggi di direbbe comunità intenzionale – fondata, appunto, da Noyes nel 1848 nella città di Oneida nella Contea di Madison (New York). Noyes è un personaggio quanto meno curioso, originale, per certi versi, ciononostante perfettamente inquadrabile se si pensa al florilegio di movimenti protezionisti e perfezionisti americani che, lungo tutto il XIX secolo, danno vita a comunità pseudo rurali. Di famiglia protestante, nato nel Vermont nel 1811, frequenta il Dartmouth College, l’Andover Theological Seminary e lo Yale Theological College, ricevendo così, nel 1834, la licenza di predicare, dichiarandosi, fin da subito, – il 20 febbraio per l’esattezza di quell’anno – un uomo totalmente libero dal peccato una volta per tutte e perfetto in quanto voluto da Dio: «il suo nuovo rapporto con Dio cancellava il suo obbligo di obbedire agli standard morali tradizionali o alle leggi della società» (Tyler, 1944); tali dichiarazioni hanno come conseguenza l’immediata revoca della licenza di predicatore.

UTOPIE COMUNITARIE

L’arrivo a Oneida

Per dare forma concreta alla sua idea di «uomo perfetto e libero dal peccato» Noyes fonda una prima comunità utopica a Putney (Vermont), nel 1836. Qui mette in pratica una delle convinzioni fondanti della sua vita di predicatore ovvero il complex marriage, in base al quale ogni uomo è considerato marito di ogni donna e viceversa, mediante una sorta di vincolo universale. Noyes è convinto, infatti, che la vita dell’uomo «libero per sempre dal peccato e perfetto in quanto agente di azioni determinate direttamente da Dio» debba essere totalmente estranea agli standard morali tradizionali, e che il sesso libero sia l’unica strategia efficace per pacificare una società dilaniata proprio dalla conflittualità sessuale. Arrestato nel 1847 per adulterio, ne esce l’anno successivo e fonda, insieme a diversi fuoriusciti di Putney, la sua seconda comunità utopica: Oneida.
Qui, Noyes e i suoi, corroborati dall’annuncio della già verificatasi Seconda Venuta di Cristo, nell’anno 70 d. C. – rivelazione ricevuta dallo stesso Noyes – si radicalizzano e vanno verso la totale abolizione della proprietà privata e della monogamia, la condivisione dei beni (non solo delle mogli e dei mariti quindi) e la sottomissione alla «critica reciproca», momenti di confronto durante i quali ciascun membro è messo sotto giudizio e corretto dai fratelli: «altre regole prevedono l’obbligo per gli uomini di non eiaculare durante il rapporto sessuale (per dare piacere e non preoccupazioni alla donna), l’introduzione delle vergini all’amore collettivo all’età di 14 anni, […] l’assenza di confessioni essendo i membri senza peccato, l’assoluta eguaglianza fra i sessi» (M. Molinari, 2007).

 

IL MATRIMONIO COMPLESSO

E la selezione della razza

A Oneida il matrimonio complesso si sviluppa anche in chiave spirituale, se così si può dire. Noyes predica che il sesso ha valori sia sociali che spirituali e che i membri della comunità possono «elevarsi spiritualmente» attraverso rapporti sessuali con coloro che sono superiori spiritualmente. A tal proposito, e per favorire questi amplessi in chiave di crescita mistica, Noyes incoraggia «unioni di tipo particolare» e, a partire dal 1869, la possibilità di avere figli diventa soggetta al giudizio di un comitato, unico autorizzato a selezionare, per i membri che ne fanno richiesta, il compagno ideale, in base a qualità personali, spirituali e morali, in modo da preservare una certa qualità della stirpe di Oneida. Questa «riproduzione controllata» viene chiamata stirpiculture (stirpicultura). Il controllo delle nascite e la selezione dei nuovi nati è sempre stato un pallino di Noyes, assiduo lettore di Darwin oltre che della Bibbia, e ora sembra finalmente in grado di mettere in pratica queste sue idee pseudo scientifiche: «Il risultante esperimento di stirpicoltura, o eugenetica come si direbbe oggi, si estese dal 1869 al 1879 compreso, un periodo di undici anni. All’inizio furono scelti trentotto giovani uomini e cinquantatré giovani donne, che diedero la loro disponibilità a mettere da parte tutte le pretese egoistiche e a intraprendere un cammino riproduttivo con spirito di dedizione alla verità. All’inizio il tutto fu sotto il controllo di un comitato informale composto da una dozzina di membri centrali, in seguito venne incaricato un Comitato Stirpico regolarmente organizzato» (Life of John Humphrey Noyes, Vol. V, 1864 – 1878, The O.C. Part II). Ovviamente i bambini nati sotto il controllo del Comitato vengono tolti ai genitori e cresciuti dalla comunità. Della questione si occupa perfino George Bernard Shaw (1856-1950), che commenta gli obiettivi dell’esperimento eugenetico di Oneida nel Revolutionist’s Handbook (1903), un supplemento alla sua opera Man and Superman: «La questione di quale tipo di uomini dovrebbero sforzarsi di allevare è stata risolta una volta per tutte […]. Noyes fu il padre di nove dei cinquantotto bambini nati durante l’esperimento». Secondo Shaw, la Comunità Oneida avrebbe «prodotto bambini più sani» perché «altamente selezionati; […] perché un vero comunista è superiore a un comune capitalista». Nella sua visione, Noyes è un «superuomo» capace di imporsi «nonostante l’interferenza delle istituzioni umane», il cui contributo più importante è stato quello di «semplificare il problema del tipo di educazione per i comunisti». I bambini cresciuti a Oneida, proprio perché separati subito dai genitori e dal modello di famiglia tradizionale, sarebbero stati preservati «dal massacro involontario […] che avviene da parte di genitori ignoranti in case private» e ovviamente soggette alla morale comune (B. Shaw, 1903) .

MOLTE COMUNITÀ MA UNA SOLA ONEIDA

Verso Walden Two

La sussistenza dei membri non è un problema per la comunità che è autosufficiente, grazie al commercio di trappole per animali, filo di seta e prodotti agricoli. Dal 1877, la collettività si specializza nella lavorazione dell’argento (celeberrime le posate di Oneida ancora oggi). Nel 1878 Oneida conta 306 membri, sembra andare a gonfie vele, ma gli equilibri interni, probabilmente già minati dall’eccessiva volontà di controllo di Noyes e degli altri dirigenti, iniziano a vacillare pericolosamente nel 1879, quando lo stesso Noyes passa lo scettro del comando al figlio Theodore Noyes. Le cose, evidentemente, devono cambiare; il sistema di vita alternativo ha delle falle e dimostra di avere le tipiche derive di un’esuberanza quasi dittatoriale. Alcuni membri abbandonano la comunità, altri si sposano in modo tradizionale, e la comunità è costretta a riorganizzarsi. Visti i proventi legati al commercio, soprattutto, come detto, alla lavorazione dell’argento, nasce una società per azioni, la Oneida Community Ltd, la cui produzione continua fino al 2005.
Nell’America di quegli anni vi furono molte comunità simili ma «Ben poche sono le esperienze più radicali; fra di esse, l’unica che ebbe una certa diffusione (centinaia di adepti) e durata (quarant’anni), nonché un interessante dibattito interno ed esterno, fu la comunità di Oneida, […] che si pensò come un esperimento di comunismo integrale, sull’esempio biblico dei primi cristiani, e trovò una base ideologica nella teoria religiosa del Perfezionismo, che si proponeva di superare il modello antiquato della famiglia nel segno di una più moderna e comunitaria “famiglia complessa”, che avrebbe dovuto anche servire a migliorare e caratteristiche degli uomini e delle donne attraverso pratiche eugenetiche dette “stirpicoltura”» (G. Pasqualetto, 2016).
Oneida, dunque, diventa nell’immaginifico di Skinner il luogo ideale per inscenare la sua società utopica, la sua Walden Two. Tra l’altro, fra i membri della comunità figura anche Harriet Hayes Noyes Skinner (1817-1893), sposata con John Langdon Skinner (1803-1889), e che unisce nel suo nome Noyes, fondatore di Oneida, e Skinner, colui che l’avrebbe resa ancora più celebre con il suo romanzo comportamentista.

Leggi la prima parte

Bibliografia

  • Burrhus F. Skinner, Difesa del comportamentismo. Saggi recenti su istruzione e personalità, Armando Editore, 2006, pp. 12.13.
  • Skinner, Walden Two Revisited, 1976.
  • J. B. Watson, Psychologist as the Behaviorist Views It, Psychological Review, 20, 1913.
  • Skinner, B.F. (1986). Walden due. Utopia per una nuova società, Firenze – La Nuova Italia (ed. or. 1948, I edizione; 1976, II edizione).
  • Dick, P.K., La svastica sul sole, Fanucci, 2017.
  • Umberto Zona, Fabio Bocci, La rete come una skinner box. Neocomportamentismo, bolle sociali e post-verità, Media Education – Studi, ricerche, buone pratiche, Vol. 9, n. 1, anno 2018, pp. 57-77.
  • B. F. Skinner, Verbal Behavior, William James Lectures, Harvard University, 1948.
  • Pedro Alexis Tabensky, What’s Wrong with Walden Two?, Rhodes University, Department of Philosophy, 2020.
  • Burrhus Frederik Skinner in psicologi e psicoterapeuti, pdf digitale, consultato a giugno 2021.
  • Watson, J. B. & Rayner, R. (1920). Conditioned emotional reactions. Journal of Experimental Psychology, 3, 1-14.
  • Watson, J. B. & Watson, R. R. (1921). Studies in infant psychology. The Scientific Monthly, 13(6), 493-515.
  • Watson, J. B. & Watson, R. R. (1928). Psychological Care of Infant and Child. New York: Norton.
  • Watson, R. R. (1930). I am the mother of a behaviorist’s sons. Parent’s Magazine & Better Family Living, 5(12), 16-18, 67-68.
  • Boakes, R. (1984). From Darwin to behaviourism: Psychology and the minds of animals. New York: Cambridge University Press.
  • Buckley, K.W. (1989). Mechanical man: John Broadus Watson and the beginnings of behaviorism. New York: Guilford Press.
  • Saints, Sinners and Reformers. The Burned-Over District Re-Visited, on The Crooked Lake Review, https://www.crookedlakereview.com/, consultato il 9 settembre 2021.

  • Storia del fenomeno comunitario: comunitarismo ottocentesco negli Stati Uniti, tra eresia e utopia, su Vivere altrimenti blog, https://www.viverealtrimenti.com/, consultato il 9 settembre 2021.

  • Publications of Oneida Community, 1837-1879.

  • https://it.findagrave.com/memorial/47665615/harriet-hayes-skinner, consultato il 30 agosto 2021.

Oneida Community Collection, Syracuse University Libraries. Nello specifico:

  • Bible Communism: a compilation from the annual reports and other publications of the Oneida Association and its branches; presenting, in connection with their history, a summary view of their religious and social theories. Brooklyn, NY. 1853.
  • Confessions of John H. Noyes Part I: confession of religious experience: including a history of modern perfectionism. Noyes, John Humphrey. Oneida, NY 1849.
  • The Days of My Youth (a childhood memoir of life in the Oneida Community), Noyes, Corinna Ackley. This book was recently (2011) republished by the Richard W. Couper Press of the Hamilton College Library in Clinton, New York. Copies may be obtained by communicating directly with the library.
  • Essay on scientific propagation; with an appendix containing a health report of the Oneida Community, by Theodore R. Noyes. Noyes, John Humphrey. Oneida, N. Y. [1872]
  • First annual report of the Oneida Association: exhibiting its history, principles, and transactions to Jan. 1,1849. Oneida, NY 1849.
  • The First Hundred Years. Edmonds, Walter Dumaux. Oneida, NY 1948.
  • Handbook of the Oneida Community. Wallingford, CT 1867.
  • John Humphrey Noyes, the Putney Community. Noyes, John Humphrey. Oneida, NY, 1931.
  • Life of John Humphrey Noyes, Volumes, IV – VI, The O.C. Part II. Noyes, George Wallingford [compiler], Unpublished Draft.
  • Male continence. Noyes, John Humphrey. Oneida, NY, 1866.
  • Male continence: or, self-control in sexual intercourse. A letter of inquiry answered. Noyes, John Humphrey. New York, 1866.
  • Old Mansion House Memories. Worden, Harriet M. Kenwood, NY 1950.
  • Religious Experience of John Humphrey Noyes. Noyes, John Humphrey. New York, 1923.
  • Salvation from sin: the end of Christian faith. Noyes, John Humphrey.Wallingford, CT 1866.
  • History of the Oneida Community. Constance Noyes Robertson. (From: Oneida Community Books, Pamphlets, and Serials: 1834 – 1972. Jack T. Ericson, ed.) Glen Rock, NJ: Microfilming Corporation of America, 1973.
  • Giuliano Pasqualetto, L’esperimento di Oneida o i limiti dell’utopia concreta, 2016.
  • The perfectionist experiment at Oneida creek, III, in Bernard Shaw, Man and Superman, The Revolutionist’s Handbook and Pocket Companion by John Tanner, 1903.
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