«Le macchine emersero dalle ceneri dell’incendio nucleare. La loro guerra per sterminare il genere umano aveva infuriato per anni e anni. Ma la battaglia finale non si sarebbe combattuta nel futuro: sarebbe stata combattuta qui, nel nostro presente. Oggi.»
[Tratto dal film di fantascienza Terminator del 1984.]

REALTÀ NEGATE EPPURE ESPOSTE

Quanto è difficile oggi parlare di transumanesimo senza essere immediatamente inseriti nella nicchia dei pericolosi complottisti? Eppure, chiunque si interessi di progresso tecnologico e di innesti cibernetici sa che non stiamo affatto parlando di «scienza di confine» ma di ipotesi e ricerche che hanno una concretezza perfino sorprendente. Ci sono decine di studi, saggi, libri, convegni, incontri, dibattiti sul tema; si aprono e si chiudono piattaforme operative, oltre che start up iper finanziate, per lo sviluppo di progetti che hanno a che vedere con la filosofia transumana. Ci sono società e aziende che si occupano già attivamente della commercializzazione di servizi tipici del mondo transumano. Per l’Italia potremmo citare Filippo Polistena, titolare di un’agenzia di pompe funebri di Mirandola (1860), che dal 2012 offre la human cryopreservation, grazie alla partnership con la società russa KrioRus, che si occupa di effettuare pratiche di criogenesi e di conservare i corpi (o gli organi) ibernati: «Il servizio «base si aggira intorno ai 36 mila dollari. Per prezzo base si intende il pagamento per il trattamento, senza considerare trasporto e altre fasi preparatorie se il corpo non si trova nei pressi della società russa. Tutto quello che avviene prima (e non è contenuto nel contratto) deve essere pagato a parte» (A. Scaglioni, Ibernazione umana: costa 36mila dollari la speranza del risveglio dopo la morte, Corriere della Sera, 24 novembre 2019).

Tabella pagamenti KrioRus

PREDIZIONI CINEMATOGRAFICHE E STUDI LETTERARI

James Hiram Bedford, il primo uomo «congelato»

Nel 2016 si parlava già di 377 persone «congelate» nel mondo, a opera delle tre aziende che se ne occupano: la Alcon e la Cryonics, due società statunitensi, e la KrioRus, come detto, in Russia, che così spiega il procedimento ai possibili clienti: «La crionica è unica possibilità per l’uomo che sta morendo per allungare la propria vita. Per questo dopo tutte le procedure speciali (perfusione e vitrificazione) l’uomo va messo in ambiente con temperature bassissime dove si fermano le reazioni chimiche. Il primo crio paziente, il professore americano James Bedford, è conservato da 50 anni senza alcune modifiche al suo stato», ovviamente per poter garantire un risveglio sarà necessario ricorrere a tecnologia che, in questo momento, sembra non esistano ancora, ma bisogna pur sperare in qualcosa: «Le procedure criogeniche effettuate in modo corretto e conservazione sicura lasciano la speranza che in futuro con l’aiuto delle tecnologie nuove sia possibile rinnovare le cellule di cervello e del corpo o restituirli con le cellule sane». Ad anticipare questa opzione, preservare il corpo dalla morte e spostarlo avanti nel tempo, c’è una mole impressionante di letteratura predittiva, serie televisive, film. Come non ricordare i corpi criogenati in Alien (1979), capolavoro di Ridley Scott, oppure la serie televisiva animata Futurama, trasmessa da Fox dal 1999 al 2003, creata da Matt Groening (“padre” dei Simpson) e prodotta da David X, in cui Philip J. Fry, fattorino di una pizzeria finisce per sbaglio in una capsula per il sonno criogenico nel 2000 e si risveglia nel 2999, iniziando una nuova vita in una New York iper futuristica. L’evitamento della morte, oltre al potenziamento del corpo, è un elemento importante nella filosofia transumana. La ricerca della vita eterna è di per sé un topos classico, compagno delle riflessioni filosofiche dell’uomo da tempo immemore. L’Epopea di Gilgames (secondo millennio a. C.) e il Ritratto di Dorian Gray (1890) ne sono intrisi, pur essendo generi e momenti storici tanto distanti, e ne sperimentano il desiderio – gnostico, esoterico, occulto e via dicendo –  Julius Evola, Joseph Needham, Renè Guénon, Rudolf Steiner, Gustav Meyrink, Titus Burckhardt, Mircea Eliade: scrittori, alchimisti, teosofi, filosofi, antropologi.

LA HUMAN LONGEVITY

Craig Venter il biologo e genetista che lanciò la «corsa all’oro genomico»

Il transumanesimo oggi oggi non usa argomentare con «vita eterna» (almeno non ufficialmente), bensì con la Human Longevity, termine che lanciò per primo il biologo iniziatore della «corsa all’oro genomico» Craig Venter negli anni Novanta. I progetti legati alla Human Longevity si muovono intorno alla volontà di rallentare l’invecchiamento umano, soprattutto grazie alle informazioni ottenute dalle sperimentazioni legate al genoma. Tutto ciò che gira intorno al DNA, in qualunque ambito, ha in qualche modo a che fare con questo: eliminare la morte e ottenere la vita eterna. Progetto che riguarda solo alcuni, ben inteso, e i costi di queste ricerche e dei servizi rilasciati, come appunto la criogenazione, ne sono un chiaro segnale. Potrebbe anche non esserci nulla di strano nel voler rendere una vita più lunga, meno sofferente e qualitativamente più gradevole (parliamo del punto di vista sanitario), ma arrivare a manipolare il DNA e a formulare ipotesi di riduzione dell’attuale popolazione (è recente l’idea lanciata da alcuni attivisti green di procedere a una volontaria – per ora – vasectomia climatica, onde evitare di mettere al mondo bambini, colpevoli di emettere troppa Co2) per poter preservare e prolungare la vita di alcuni, ritenuti dunque migliori di altri, va oltre le buone intenzioni dichiarate. Evidentemente il desiderio di abbattere i limiti della morte va oltre l’etica e, a volte, diventa perfino attivismo politico.

Bibliografia

  • Enrica Perucchietti, Cyberuomo. Dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina. L’alba del transumanesimo e il tramonto dell’umanità, Arianna Editrice, 2019.
  • Salvatore Luca D’Ascia, Scienza, scientismo, transumanesimo, Tipheret, 2022.
  • Riccardo Campa, Roberto Manzocco, Credere nel futuro: il lato mistico del transumanesimo,  Orbis Idearum Press, 2019.
  • Formiche. Futuro Cyborg. Le prospettive del transumanesimo (2021) (Vol. 165).
  • Mark O’Connel, Essere una macchina: Un viaggio attraverso cyborg, utopisti, hacker e futurologi per risolvere il modesto problema della morte, Adelphi, 2018.
  • Selenia Anastasi, Verificare di essere umani. Per una teoresi del transumanesimo, Lekton, 2019.
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