La magia è stata sempre intesa – ma attenti a dire sempre – come strumento per conseguire risultati che avessero un risvolto decisamente concreto: successo, ricchezza, felicità, salute. I riti di guarigione, in particolare, sono onnipresenti nel panorama degli insegnamenti di magia pratica di tutti i tempi, ma se all’inizio riti e rituali erano orientati a soddisfare un bisogno di salute fisica, con l’avvento della psicoanalisi le cose sono cambiate, e l’interesse maggiore si è spostato dal benessere fisico a quello psicologico e relazionale.

La magia pratica e la pratica della magia

Il cappello del mago
Il cappello del mago

La «magia pratica» non è un qualcosa di vago o relegato alla sfera settaria di salotti occulti e, dunque, segreti, anzi è una tecnica normalmente utilizzata nei secoli, come amplificatore di potere, mediante tecniche e rituali che sono state chiaramente riconosciute  nell’operato di moltissimi uomini di governo o la cui posizione li portava a detenere privilegi particolari. Himmler (1900-1945), per esempio, vi faceva ricorso per favorire magicamente le armate del Terzo Reich, e altrettanti maghi ed esoteristi britannici venivano interpellati per bilanciare l’influsso magico dei colleghi di stirpe germanica. Ci sono stati anche casi in cui, come ci spiega Massimo Introvigne, attraverso la convergenza della «forza magica» di molte persone verso un unico obiettivo, la magia pratica sarebbe stata usata a beneficio non solo di intere nazioni, ma del Pianeta, come nel caso della tecnica della Convergenza Armonica di José Arguelles, un movimento legato alla cosiddetta «spiritualità globale» che ebbe le sue origini nella «GIornata della Terra» celebrata da Arguelles presso l’Università della California il 22 aprile del 1970; giornata celebrativa poi abbracciata dall’ecologismo globale. L’idea degli adepti dle gruppo era quella di aiutare la salute del Pianeta attraverso l’energia scaturita dalla meditazione atta a generare dei «flussi di pensiero». La meditazione e la concentrazione su un «oggetto del desiderio» è parte anche di molte pratiche di magia rossa.

Il “corpo di luce”

La magia rossa, che abbiamo già definito come magia del sesso, agisce nella sfera di influenza della «magia della vita, quell’insieme di tecniche che mirano allo scopo considerato supremo dalla maggioranza dei maghi antichi e moderni: […] vincere la morte e assicurarsi la certezza dell’immortalità». Il concetto chiave intorno a cui ruoterebbero molte versioni della magia rossa e tante pratiche e cerimoniali è la costruzione del «corpo di luce» tramite l’utilizzo dell’energia sessuale. Maghi e filosofi come Aleister Crowley sfociarono nella «sessualità panica» e orgiastica; altri assorbirono le idee della «magia cristiana», come l’Archeosofia, proponendo coniugi sacralizzati e magicamente potenziati dall’evocazione di elementi sacri.

L’Archeosofia

La cosiddetta dottrina archeosofica fu esposta dall’astrologo ed esoterista italiano Tommaso Palamidessi (1915-1983) all’interno dei circa quaranta Quaderni dedicati all’argomento. Palamidessi dichiarò di essersi ispirato ai Padri della Chiesa, e immerse la materia cristiana in un’abbondante bagno teosofico ed esoterico, ricavando così la convinzione che «Dio Figlio, l’avatar eterno, “sempre il medesimo”, si incarna “quando lo vuole ed è necessario salvare l’umanità” in un personaggio storico: Rama Krishna» la cui esteriorità poteva essere risvegliata «da ordini religiosi suscitati dallo Spirito Santo» e il cui «È il caso, in particolare, dei Rosacroce, centro esoterico» (Fonte Associazione Archeosofica). Le riflessioni sulla magia sessuale rientrarono in modo particolare nel Quaderno numero 12, La meditazione sulla sfera sessuale e l’ascesi, con l’esposizione della «sexognosia» tecnica per la costruzione del «corpo di luce» simile a quella proposta nello gnosticismo.

Ordo Templi Orientis

Theodor Reuss Merlin Peregrinus O.T.O. Ordo Templi Orientis

Come detto, l’Ordo Templi Orientis (OTO) fondato da Carl Kellner (1850-1905) aveva incluso sin dal suo inizio l’uso delle pratiche di magia sessuale. Kellner era esperto di pratiche orientali e di yoga, e amava raccontare le sue esperienze (anche tantriche) nei salotti della Germania, dove esisteva già un florido sostrato culturale pronto ad accogliere le sue «rivelazioni», come, ad esempio, la Lega degli Occultisti Tedeschi. Accanto a Kellner agiva un secondo personaggio di straordinaria importanza per i movimenti esoterici e per la massoneria di frangia, Theodor Reuss (1855-1923), talmente influente che molti storici vedrebbero nella sua presenza il reale sviluppo dell’OTO. Reuss fu l’iniziatore di Rudolf Steiner (1861-1925) alla massoneria, e fu uno dei primi a rendere accademica la magia rossa «presentando al pubblico le sue teorie sulla magia sessuale e sui culti fallici, come base segreta delle grandi religioni».
Reuss era convinto che il segreto dell’occultismo (e quindi di tutti i segreti) trovasse la sua «via di comprensione» nel culto fallico e nella magia sessuale, e condivideva questa sua convinzione con un personaggio ben più elevato, dal punto di vista magico, ovvero Aleisteir Crowley, il quale pose incessantemente l’enfasi sul sesso come «potere magico supremo».

La legge di Thélema

Un momento rituale con Aleister Crowley come cerimoniere.

Ma Crowley andò, per così dire, oltre. Nel 1904 scrisse, per ispirazione medianica catalizzata dalla allora moglie Rose Edith Kelly (1874-1932), The Book of the Law (Il Libro della Legge) nel quale, tra la tre cose, predisse l’arrivo della nuova era (eone) incentrata sulla «Legge di Thélema» (thélemiti gli adepti) che avrebbe visto la morte degli antichi dei patriarcali in nome dell’unica legge possibile: l’Amore verso se stessi, affermando che la perversione sarebbe stata abolita perché compresa nella sua verità individuale, perché «ognuno ha il diritto assoluto di soddisfare il suo istinto sessuale come fisiologicamente appropriato a lui», a patto di utilizzare gli atti sessuali alla stregua di sacramenti, sacramenti evidentemente rovesciati (per cui il seme maschile diventava l’offerta eucaristica e il mestruo femminile un elisir magico). La magia sessuale fu per Crowley il «segreto dei segreti», via iniziatica per raggiungere «l’Anima Superiore» mediante il rifiuto del senso del peccato, anche grazie ai riti che definì «matrimoni segreti fra gli dei e gli uomini» (masturbazione) in cui l’adepto maschio offriva il seme alla «Grande Dea». I rituali sessuali descritti da Crowley non escludevano l’utilizzo magico-esoterico di immagini sacre, tra le quali spiccava, per il suo potere occulto, il «Crocefisso come simbolo fallico-solare» per eccellenza.
A tutto ciò potrebbe seguire una domanda forse difficile da formulare in un contesto razionalizzato, ma che vale comunque la pena porsi: cosa accadrebbe se qualcuno decidesse di produrre energia sessuale su scala globale, annullando la percezione del bene e del male e attribuendo alla sessualità un ruolo di assolutismo culturale e sociale?

Leggi la prima parte

Bibliografia

  • Massimo Introvigne, Il cappello del mago. I nuovi movimenti magici, dallo spiritismo al satanismo, Sugarco, 2013.
  • Ida Craddock, Heavenly Bridegrooms, Ts., spec.coll., University of Southern Illinois.
  • Anna Louise Bates, Weeder in the Garden of the Lord: Anthony Comstock’s Life and Career, Lanham, MD: University Press of America, 1995.
  • Louis Culling, Sex Magick, St. Paul, MN: Llewellyn Publications, 1988.
  • Aleister Crowley, The Equinox, Volume III, Number 1, New York: Samuel Weiser, 1972; De Arte Magica, Holmes Pub Group Llc, 1987.
  • Richard Reuss, Teoria e pratica della magia sessuale. Iniziazione alla Magia Rossa, Independently published, 22 maggio 2019.
  • H.P. Blavatsky, Buddhism, Christianity And Phallicism, in Theosophical Articles By H. P. Blavatsky, The Theosophy Company, reprint 1982.
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