Per abolire la verità bisogna: imporre l’ideologia; strumentalizzare la stampa; diffondere notizie false; creare la realtà.
[Michel Onfray]

L’origine del pensiero contemporaneo non è un’intuizione, un qualcosa che si sia acceso per puro progresso scientifico-culturale, bensì il cammino su un percorso tracciato. Nell’ordine filosofico degli assiomi contemporanei, ormai neo-valori irreversibili, soprattutto post illuministici, non c’è alcuna direzione istintiva, non ci sono intuizioni puramente geniali, ci sono, invece, strade tracciate.

Dittature silenziose

Per imporre un’ideologia si possono utilizzare varie strategie: la si può inculcare con la violenza fisica o psicologica, ma ciò comporta quasi sempre una più marcata dissidenza e, dunque, un rischio più alto di rifiuto; e la si può far penetrare nelle coscienze con un pacato e lento indottrinamento, partendo da quella che Michel Onfray definisce come: «formazione neuronale utile a evitare la necessità di correggere in futuro uno spirito ribelle e indipendente».

I nuovi “valori”

Herbert Spencer
Herbert Spencer

Il cosiddetto indottrinamento lento richiede più tempo, pazienza e attenzione; e necessita che il lavoro parta dalle radici culturali dell’individuo e della società, ovvero perché le «nuove idee» risultino convincenti vanno dissolte tutte quelle che vi si oppongono, per tradizione, per valori, per origini, per la struttura stessa del sistema sociale.
Nell’attuale quadro di riferimento culturale i vincoli non riguardano più valori tradizionali, bensì idee apparentemente generate da un percorso spontaneo ed oggettivo di «incivilimento progressivo».
Questo spontaneismo ideologico impone la convinzione che tutto quello che oggi viene proposto come «giusto» sia frutto di una opportuna «evoluzione della civiltà» e che, soprattutto, sia al di fuori di mediazioni o calcoli di strategia. Ma è così?

Darwin: il primo, ma non il primo

Normalmente si pensa ad alcuni personaggi come iniziatori di una scuola di pensiero, come ad esempio Charles Darwin (1809-1882), considerato il padre dell’evoluzionismo, tanto che darwinismo è la filosofia collegata alla sua opera più celebrata: On the origin of the species (L’origine delle specie, 1859), da cui è poi scaturito il darwinismo sociale, una scienza che individua nella selezione degli individui di una specie l’elemento chiave per la sopravvivenza – e dunque il successo – di quella specie. Eppure, non è Darwin il primo a intraprendere questa strada.
Nel 1852, Herbert Spencer (1820-1903), vicedirettore dell’Economist, pubblica L’Ipotesi dello sviluppo, in cui coniuga il suo interesse per la biologia con l’economia e traccia, ben prima di Darwin, la strada del darwinismo sociale, instaurando di fatto uno «spencerismo socio-economico».

X-Club: il circolo degli evoluzionisti

Joseph Hooker, 1865.

La fonte creativa di Spencer è, a sua volta, Thomas Henry Huxley (1825-1895), biologo materialista e agnostico, già studioso in Australia delle forme di vita animale in termini di evoluzione, il quale verrà soprannominato, in seguito, il «mastino di Darwin» (Darwin’s bulldog) per la sua costante e strenua difesa delle teorie darwiniane, nelle quale egli realizza pienamente la sua ostilità nei confronti dell’«ipotesi della fissità», che proponeva la creazione come inizio della vita e, in ogni caso, la fissità delle specie nella loro forma primigenia.
Tuttavia, il dato realmente interessante, nei termini di un’indagine più approfondita, è il collegamento fra Spencer e Huxley: l’esclusivo circolo culturale britannico noto come X-Club, fondato dal botanico Joseph Dalton Hooker (1817-1911) nel 1864. Lo scopo del Club non è quello di fare cultura, o comunque di avviare un confronto fra studiosi di pari livello, bensì quello di far penetrare in profondità, in ogni ambito culturale e sociale di interesse, la teoria della selezione naturale, collegandola al liberalismo economico.

Leggi la seconda parte

Bibligorafia

  • Enzo Pennetta, L’ultimo uomo. Malthus, Darwin, Huxley e l’invenzione dell’antropologia capitalistica, GOG Edizioni, 2017.
  • Charles Darwin, On the origin of the species.
  • Michel Onfray, Teoria della dittatura. Perché non viviamo più in una società libera, Ponte alle Grazie Editore, 2020.
  • Herbert Spencer, Educazione intellettuale, morale e fisica, Anicia Editore, 2017.
  • Roberto De Mattei, Evoluzionismo. Il tramonto di una ipotesi, Cantagalli, 2009.
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