«Con l’elezione di Biden (uno dei “registi”, insieme con Blinken e Nuland, del golpe neofascista di piazza Maidan) alla presidenza degli Stati Uniti, la pressione della NATO ai confini occidentali della Russia è enormemente aumentata, nonostante che pensatori conservatori come Kissinger, Kennan e Mearsheimer abbiano sempre sostenuto, basandosi su un “elementare” principio della geopolitica, che all’America convenga concentrare le proprie forze contro la Cina, ossia il suo maggiore avversario, e  cercare di dividere la Russia dalla Cina, anziché agire in modo tale da rafforzare sempre più l’alleanza tra questi due Paesi» (Fabio Falchi, La questione Ucraina e il vero nemico dell’Europa, 22/02/22). A cosa ha portato questa pressione contro i confini russi?

UN’ANALISI GEOPOLITICA

Manlio Dinucci ribalta la prospettiva prevalente sulla situazione ucraina in una poderosa analisi geopolitica della situazione. Usciamo dai recinti del “ministero della Verità” orwelliano costruiti dalla narrazione dominante e apriamoci a riflessioni più profonde per comprendere anche come reagire e agire, cercando di contribuire all’uscita da questa palude. Ecco il video offerto da VisioneTv:

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